È legittimo il licenziamento del dipendente che si impossessa di documenti aziendali di natura riservata
Studio Menichino
 

Così ha deciso la Corte di Cassazione con sentenza del 13 febbraio 2017, n. 3739. Il caso riguardava un dipendente licenziato per giusta causa per aver sottratto all’azienda datrice di lavoro alcuni appunti manoscritti contenenti informazioni strettamente riservate su un prodotto. Il dipendente si difendeva, sostenendo che non vi era alcuna violazione dell’obbligo di fedeltà previsto dall’art. 2105 c.c., atteso che la norma si riferisce alla “divulgazione” di informazioni riservate. La Corte di Cassazione, però, non è di questo avviso e spiega che l’obbligo di fedeltà deve essere interpretato in maniera più ampia, sulla base dei principi di buona fede e correttezza. Di conseguenza, anche il mero possesso di informazioni riservate può costituire violazione dell’obbligo fiduciario, quando l’acquisizione di queste informazioni sia espressione di un comportamento generalmente scorretto e contrario agli interessi del datore di lavoro.

Milano, 17 gennaio 2017